top of page

Riga - Lettonia

1° giorno - il volo con destinazione Riga è decollato dall'aeroporto di Orio Al Serio (Bergamo) alle 10.35.

Non siamo abituati a partire da Orio e non abbiamo il nostro parcheggio di fiducia, scegliamo quindi Azzurro Parking Fly per 24 € e 5 giorni. Non sono pienamente soddisfatta del parcheggio perché il personale era discutibile e al ritorno sono venuti a prenderci dopo un’ora dall’atterraggio e alla seconda chiamata.

La durata è di poco più di due ore e mezza. Il costo è di 127 € andata e ritorno, a testa. Come alloggio scegliamo il Big Bed Hostel a 108 € per una camera doppia per 4 notti con colazione inclusa ed il wifi è gratuito (13,50 € a testa per notte), inoltre è vicinissimo al centro, nella via Markela Iela. 

L’ostello è molto spartano, la camera è in assoluto la più piccola che io abbia mai visto, ci sta solo il letto sul quale ci si deve tuffare perché il tetto è spiovente e non ci si può girare intorno perché non c’è spazio. La colazione (gratuita) consiste in un pacchetto di biscotti buoni, una mela e una banana. Volendo ci sarebbe anche il the ma le tazze in cui va versato sono davvero di dubbia igiene, ho preferito evitare. Nonostante tutto le lenzuola erano pulite ed il prezzo ragionevole.

 

Quest'anno, 2014, è stata designata dall'Unione Europea come Capitale della Cultura, titolo che in Italia è stato conferito solo a Firenze, Bologna e Genova, mai a Roma, evidentemente non ne ha mai avuto bisogno. Questo comunque non è stato il motivo determinante del nostro viaggio, ma mi ha fatto piacere scoprirlo dopo aver prenotato i biglietti. La cerimonia di apertura è stata una catena umana a unire un luogo simbolo del passato con un altro, immagine del futuro. Quindicimila persone dislocate su un percorso di circa due chilometri, residenti e turisti a passarsi simbolicamente uno con l’altro i quattro milioni di libri destinati a lasciare l’edificio della vecchia biblioteca della città per essere accolti nella nuova struttura, soprannominata – dal titolo di un’opera cardine della letteratura locale – il Castello di Luce. Una cerimonia intensa quella che ha di fatto aperto le celebrazioni che fanno di Riga la Capitale Europea della Cultura in questo 2014.

Probabilmente come tutti i paesi nordici, Riga, andrebbe visitata in inverno, con la neve, per assaporarne il sapore appieno, ma a me, invece, è sembrata la meta ideale per il mio ferragosto, sempre alla ricerca di sfuggire dalle masse e di allontanarmi sempre più dalle spiagge. 

Il paese è in uno stato di profonda modificazione, lascia le spalle al periodo sovietico per incontrare la modernità, con lo scopo di diventare una meta turistica al pari delle altre città europee minori. Probabilmente la sua candidatura a capitale culturale nascondeva questo intento. Sul sito del Corriere della Sera, inoltre, si legge: altro che Venezia (che comunque è in classifica, sebbene al nono posto), Parigi (manco contemplata nella top-10) o una delle altre famose meraviglie d’Europa: la città più bella del vecchio continente è Riga (che oltretutto è gemellata con Firenze, pure lei non considerata), seguita da Bergen in Norvegia. A decretare l’imprevisto successo del «Grande Nord» su location ben più celebrate (e magari climaticamente più avvantaggiate) sono stati gli utenti del sito 10Best.com (una divisione dell’Usa Today Travel) che, al termine di quattro settimane di votazioni, hanno premiato “la Gemma del Baltico” «per il perfetto mix fra l’atmosfera pulsante della grande città e la ricchezza culturale e architettonica che la pervade», come recita la citazione ufficiale.

 

C'è da notare che dal 1° gennaio di quest'anno (2014) Riga è entrata a far parte dell'euro, abbandonando i suoi lat per la moneta comunitaria. Sicuramente è una comodità per noi, ma mi fa perdere un po' del fascino del paese lontano che nasceva in me pensando alla Lettonia. Bisogna notare che il lat era una delle pochissime monete mondiali più alte dell'euro. Ovvero 1 € = 0,70 lat. Ed è una cosa alla quale non siamo molto abituati. In realtà l’euro era già (sotto mentite spoglie) una moneta in vigore in Lettonia, dato che il cambio fra euro e lats è rimasto fisso dal 2005 ed il lats ha seguito nel bene e nel male la sorte della moneta unica europea in tutti questi anni.

 

Per raggiungere il centro di Riga dall'aeroporto, c'è il bus n. 22 che si trova al 2° piano, con una frequenza di 30 minuti circa. Il biglietto costa 1,20 €.

 

Parliamo ora della Riga Card, il prezzo è di 16-20-26 € rispettivamente per 1-2-3 giorni. I trasporti pubblici sono gratuiti e già questa è una comodità, inoltre, ci sono diversi musei gratuti sconti nei ristoranti e nei negozi. Un po' come in tutte le capitali europee, la differenza sta nel prezzo, accessibilissimo e anche nelle attrazioni, limitate, ma interessanti. Si può comprare in aeroporto, oppure in uno degli hotel convenzionati. Quello più vicino a noi è l'Ala Hostel.

I mezzi pubblici costano 2,50 € per il giornaliero, 7 € per 3 giorni e 8 € per 5 giorni. 0,60 € la corsa semplice (1,20 € se acquistata a bordo). 

 

Sistemate le valige all’ostello usciamo a fare un giro della città a piedi e abbiamo iniziato dalla zona del castello.

 

CASTELLO DI RIGA

Il castello venne fondato intorno al 1300, insieme ad altre fortificazioni ed è, oggi, la residenza ufficiale del Presidente della Lettonia. La sera del 20 giugno 2013 venne, però, parzialmente distrutto da un incendio mentre erano in corso lavori di restauro. Non vale la pena di essere visto, bisogna proprio ammettere che non è un gran che.

 

TORRE DELLE POLVERI

Dall'utilizzo che ne fu fatto intorno al XVII secolo, quando era un magazzino per la conservazione della polvere da sparo, prende il nome attuale.

 

CHIESA DI SAN PIETRO

L'ingresso alla chiesa di San Pietro è a pagamento e non è proprio a buon mercato (7 €). In realtà questo prezzo viene fatto pagare esclusivamente per salire sulla cima del campanile, mentre è possibile visitare la chiesa gratuitamente ed è quello che abbiamo fatto.

 

CASA DELLE TESTE NERE

L'edificio, già citato dalla metà del Trecento, è stato eretto nella prima metà del XIV secolo e decorato nel 1580. Nel 1886 ha subito un pesante restauro che lo ha trasformato in uno stravagante palazzo barocco con rimanenze del gotico baltico, ricco di eleganti rifiniture bianche dalle curve sinuose.

Il nome della casa è dovuto alla Confraternita delle Teste nere (per via dei copricapi dei membri), nata in città nel 1416 come gilda dei mercanti lettoni, che qui discutevano e passavano il tempo.

Il 28 giugno del 1941, durante la Seconda guerra mondiale, la Casa delle Teste nere fu bombardata dai tedeschi e rasa completamente al suolo dai sovietici nel 1948. I lavori per riportare l'edificio al suo originale splendore furono eseguiti dal 1995 al 1999, sulla base dei documenti e delle descrizioni negli archivi.

Attualmente ospita alcuni uffici amministrativi comunali, l'Ufficio del Turismo ed un Caffé.

 

A cena siamo andati al Salve, un ristorante vicino alla Casa delle Teste Nere e abbiamo preso due zuppe lettoni con una pagnotta che fungeva da ciotola, due dolci, acqua e birra per 32 € totali. Abbiamo mangiato benissimo, non ci siamo tornati solo perché a Riga è pieno di ristorantini splendidi e volevamo cambiare un po’.

2° giorno – di fronte al nostro ostello si trova la più importante stazione di Riga dove prendiamo il treno per Majori, sono circa 20 minuti di viaggio e 2,80 € di biglietto andata e ritorno.

 

JURMALA

Jurmala è una regione balneare a sud della Lettonia, sul Mar Baltico e merita un discorso a parte. Si tratta di una striscia di sabbia di una trentina di chilometri, lontana poco più di 20 chilometri da Riga. Le principali attrazioni sono Kemeri Sanatorium Building (Resort lussuoso vecchio di 100 anni che attesta l'agiatezza di una parte della popolazione, che veniva qui in vacanza), Former bath-house of E. Racene (circa la stessa cosa).

Il mare è pulito, ma freddissimo. Ho visto alcune foto della stessa spiaggia a gennaio e ci sono dei mini iceberg. Nonostante tutto è pieno di gente che fa il bagno e prende il sole. Il paesino è carino e pieno di villette in legno abbandonate, segno di una gloria passata.

Torniamo verso Riga e proseguiamo il giro della città.

 

LATVIAN NATIONAL OPERA

Il Teatro dell'Opera stupisce perchè ha una mole di spettacoli in produzione e questo fa pensare che un paese che investe in cultura è un paese che avrà senz'altro un futuro. Guardando sul sito, poi, i prezzi per l'ingresso agli spettacoli partono dai 3 € in su, quindi prezzi abbordabilissimi. Non lo abbiamo visto all’interno, ma esternamente è degno di quello delle altre capitali europee.

 

LIELA e MAZA GILDA

La liela è nata nel 1534 come camera per i commercianti (credo una specie di camera di commercio medievale), mentre la Maza era per gli artigiani. Liela significa “grande” e “maza” piccola. Rimasero attive fino al 1931, quando vennero nazionalizzate. Ora la piccola viene utilizzata per conferenze, concerti e feste private, mentre la grande come spazio espositivo. 

 

KAKU MAJA (LA CASA DEI GATTI)

L'edificio è in stile Art Nouveau, ed è uno dei più conosciuti della città. Deve il suo nome a due piccoli gatti scolpiti situati sulla punta del tetto che sembrano essere avvinghiato sulla costruzione cercando di non cadere. Questo edificio fu fatto costruire da un ricco commerciante, che vedendosi rifiutare il permesso di entrare a far parte della Camera del Commercio Maggiore (e non potendo quindi godere dei relativi benefici), come segno di spregio, fece mettere sui pinnacoli della costruzione dei gatti tutti orientati con la coda alzata verso la Camera di Commercio Maggiore che si trova proprio lì di fronte.

 

Sul quartiere “Art Nuveau” c’è da spendere qualche parola. Innanzitutto il vero nome di questa corrente è “Secessionismo” che è lo stile libery del nord Europa. Probabilmente gli intenti lettoni erano davvero quelli di creare palazzi in questo stile, ma seppur sono presenti lodevoli accenti e qualche palazzo coerente in tutto e per tutto, resta un bellissimo quartiere di eccellenti palazzi, ma lo stile secessionista è un altro (ripeto, a parte pregevoli eccezioni). L'Art Nouveau si impose in Lettonia (allora parte dell'Impero Russo) con un certo ritardo rispetto ad altre città europee come Parigi, Londra, Vienna, Torino o Milano ma non per questo con meno vigore.

In seguito all'abbattimento della cinta di mura medioevale e dei prospicienti sobborghi costituiti da case di legno, l'intera area a nordest del centro storico divenne il gigantesco cantiere della nuova Riga.

Se i primi edifici righesi Art Nouveau risalgono solamente al 1899, già nel 1901, in seguito ad una grande fiera modellata sull'Esposizione Universale di Parigi dell'anno precedente, il nuovo stile si era imposto definitivamente in città. 

 

MUSEO ART NOUVEAU

Si tratta di una casa, adibita ad esposizione permanente, e in questo caso credo che un'abitazione vera valga più di un museo. Il prezzo dovrebbe essere di 5 € a persona, ma attendiamo un po’ e nessuno ci fa pagare, così lo visitiamo gratis. La scala è dipinta e molto bella e anche la casa in sé rispecchia lo stile, è piccola, ma davvero rappresentativa.

 

MUSEO DI STORIA NATURALE

Il prezzo di ingresso intero è di 2 € e 1,50 € per gli studenti. Pare sia il museo più grande dei Paesi Baltici, nulla di che, ma fuori piove ed è piacevole visitare le sue sale.

 

Riga è piena di musei e ci sarebbe piaciuto visitarne di più, ma troppo poco il tempo a nostra disposizione.

 

A cena andiamo International SV ed è eccellente. Di alto livello rispetto agli altri, ma per due zuppe, due controfiletti, due dolci, birra e acqua la spesa è di 44 € in due. Il ristorante propone piatti che provengono da tutta l'Europa o così pare (il piatto tipico italiano infatti sono i ravioli dolci all'ananas. Ma da noi non cresce l'ananas!). Davvero eccellente!

Dopo cena andiamo allo Skyline Bar al 27° piano del Radisson Blue Hotel dove si gode la vista della città dall’alto. Un consiglio è quello di non perdersi una capatina al bagno perché, nonostante il luogo, da lì si ha la vista migliore!

3° giorno - visto che non riesco proprio a godermi la tranquillità di una vacanza e stare ferma in un posto per più di tre giorni. Mi invento una gita fuori porta, alla ricerca di qualcosa in più da raccontare al mio ritorno. Scopro che ad un'oretta da Riga c'è una bella zona di castelli sud che a est. Noleggiamo un auto con Addcar a 30 € per tutta la giornata oltre a 7 € per il navigatore. Non ci fanno firmare documenti, non ci chiedono nulla, ci danno solo le chiavi della macchina e basta. Bella fiducia. Per la cronaca, Hertz ci ha chiesto 120 € per la sola macchina, sempre una giornata.

 

SIGULDA

A poco più di 50 km da Riga, verso est, c'è il Gauja National Park. Il parco è ricco di sentieri e di castelli medievali. Vorremmo poter entrare, ma il tempo a disposizione è poco e ci accontentiamo di vedere solo il castello di Sigulda, sia quello nuovo che quello vecchio. Quest’ultimo è un po’ in rovina, ma si ha una bella vista sul fiume della Gauja ed i castelli sono uno di fronte all’altro.

BIRINU PILS

Dopo circa 20 minuti di viaggio arriviamo al castello neogotico, che spicca subito per il suo colore vivace. Ancora una volta troviamo ottime tariffe d'ingresso, 2 € per il parco ed altrettanti per la visita interna al castello, che decidiamo di non fare per una questione di tempo (è solo guidata, parte ogni ora e dura un’ora). Nel giardino c’è una quercia secolare dove gli innamorati lanciano delle campanelle legate ad un nastro di raso, quindi ad ogni soffio di vento si sente il tintinnare. Il giardino del palazzo è terrazzato e si affaccia su un laghetto.  

CASTELLO DI RUNDALE

Il prezzo del biglietto è di circa 7 € per il giro lungo ed i giardini, ci sono anche biglietti per percorsi più brevi, ma non ha molto senso risparmiare 1 € o 2 e perdersi qualcosa di bello forse, il costo è comunque abbordabile. Il permesso per fotografare è a parte e costa 1,40 €. Siamo totalmente a sud della Lettonia, quasi al confine con la Lituania.

Fu voluto dal duca di Curlandia Ernst Johann von Biron per celebrare la sua potenza e magnificenza, imponenti lavori furono progettati e addirittura vennero fatti venire dalla Russia degli specialisti che potessero impreziosire gli stucchi e i decori oppure arricchire l’arredo con le loro idee; purtroppo però, il nobile lettone non potè godere a lungo del suo splendido palazzo: dopo un periodo di grande successo (in cui tra l’altro, divenne favorito della zarina Anna Ivanovna), non riuscì a sopravvivere politicamente all’avvicendarsi del potere monarchico, in seguito alla morte dell’imperatrice fu quindi deportato nel 1740 in Siberia.

TORRE DELLA TV

La torre è alta 386 metri ed è molto vicina alla capitale, su un’isoletta. La sua terrazza panoramica è ad un’altezza di 97 m e permette la vista della capitale. È un po’ fuori mano se non si ha un’auto, però vale la pena. La salita costa 3,70 € a testa.

 

SALASPILS MEMORIAL ENSEMBLE

Prima di riconsegnare l’auto vogliamo fare un’ultima tappa. Questa è senz'altro un'attrazione interessante, si tratta di un parco costruito sulle ceneri di un campo di concentramento che ospita alcune imponenti statue a commemorazione di coloro, che in quel luogo, hanno perso la vita. Del campo originale non rimane più nulla perchè distrutto dai nazisti, prima che qualcuno lo trovasse. È molto semplice ed evocativo. L’ingresso è un grosso trave in cemento, credo, con all’interno dei buchi perché il vento, passandoci attraverso, possa riportare ai familiari le voci dei loro cari. Per tutta la giornata abbiamo speso 30 € di benzina.

 

Per cena andiamo al Akhtamar, di fianco all’ostello. È un locale armeno, con un piccolissimo ingresso sulla strada e ampie sale seminterrate. La ragazza che ci serve è molto gentile e mangiamo piatti della sua tradizione spendendo circa 30 € in due.

4° giorno – dietro al nostro ostello c’è il mercato di Riga.

 

MERCATO

Fu installato negli hangar utilizzati per la costruzione dei dirigibili Zeppelin, abbandonati dall’esercito tedesco in territorio lettone, successivamente trasferiti nel centro della città e adibiti all’uso attuale. Si tratta di 5 padiglioni, 4 dei quali paralleli e comunicanti tra loro, che occupano un’area complessiva di 16000 m².

Il mercato è organizzato in modo da attribuire a ogni padiglione un genere alimentare, dunque troviamo nel primo i latticini, nel secondo frutta e verdura, nel terzo carnee nel quarto pesce. Turisticamente parlando non è nulla di speciale perché ci sono soltanto generi alimentari.

 

Pranziamo da Province, nella piazza della Casa delle Teste Nere dove notiamo una curiosa targa. Una leggenda narra che fu proprio a Riga che, nel 1510, fu decorato il primo albero di Natale al Mondo, fu piantato in pieno centro città, vicino alla casa delle Teste Nere ed ora, a terra, c'è una placca commemorativa, a forma (più o meno) di abete.

Passeggiamo ancora per la città vedendo il monumento alla libertà, il giardino di  Esplanade, dove la vegetazione all’interno è stata creata nel 1950 ed è costellata da diverse costruzione di grande importanza come il  “Museo Nazionale Lettone”, l’Accademia d’arte e la Cattedrale ortodossa della nascita di Cristo. Giriamo anche per le università, dove ci fanno anche entrare per dare un’occhiatina. Poi inizia a piovere e ci rifugiamo alla Apsara Tea House che è un vero paradiso per gli amanti del the. Si possono annusare una cinquantina di boccette di infusi e una volta trovate le erbe adatte, le ragazza preparano il tutto e lo servono al piano di sopra dove si accede senza scarpe e ci si siede per terra tra enormi cuscini. Il tutto in una sala di legno rotonda dalle pareti in vetro dove si vede fuori il parco, il fiume e la pioggia. Molto bello.

 

La sera ceniamo da Domini Cana, eccellente. Di alto livello, con un menù che strizza un po’ l’occhio all’italiano, anche se il cuoco giura di essere lettone. C’è qualche mascarpone di troppo, qualche tagliatella che sfugge e addirittura una burrata che mi fa venire seri dubbi, ma al di là della provenienza tutto è impeccabile, personale compreso ed il locale è in pieno centro. Sempre sui 35 € in due.

 

5° giorno - il volo di ritorno parte da Riga alle 11.50. La nostra vacanza è finita e abbiamo speso circa 400 € a testa andando a pranzo sempre in locali ottimi e spesso di alto livello, volo, pernottamento, mezzi pubblici, treno e auto compresi. 

bottom of page