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Roma - Italia

1° giorno - partiamo con volo easyjet da Malpensa a Fiumicino al costo di 46 € andata e ritorno.  Visto che ci siamo trovati molto bene al GP parking quando abbiamo lasciato la nostra auto per andare a Parigi, lo scegliamo nuovamente. Il costo è di 19 € per 5 giorni. Decolliamo alle 7 e un'ora e venti dopo siamo a destinazione. La vacanza sarà all'insegna del risparmio, ma senza limitarci nelle visite dei monumenti splendidi di Roma.

Di solito sono favorevole alle card come il Roma Pass, questa volta, però, sono titubante. Infatti permette l'accesso gratuito soltanto alle prime due attrazioni visitate, per le altre vi è lo sconto (e noi siamo giovani quindi di solito otteniamo ugualmente il ridotto), inoltre vale 3 giorni e noi ci rimarremo 4.

Inoltre scopro dell'esistenza dell'Archeologia Card, non molto pubblicizzata ma molto conveniente. Comprende la visita al Colosseo, il Palatino ed i Fori Romani, le Terme di Caracalla, la Villa dei Quintili, il Mausoleo di Cecilia Metella e alle quattro sedi del Museo Nazionale Romano: Palazzo Massimo, Palazzo Altemps, Crypta Balbi, Terme di Diocleziano. Il costo è di 23 €, ma per i giovani tra i 18 e i 25 anni solo 13 €. Quindi è in assoluto la più conveniente per noi perchè racchiude esattamente quello che vogliamo vedere. Nelle ricerche la confusione è tanta perchè oltre alla RomaPass c'è l'Archeocard, la Roma Pass Più e la tessera per i musei nazionali di cui non so il nome, insomma tante carte da confrontare e tanta confusione nella nostra testa, ma sopratutto in quella degli organizzatori di tutti questi pass.

Lo stesso vale per i mezzi, il settimanale (meno non c'è) costa 24 €, esclusi ovviamente i collegamenti per l'aeroporto. Per noi che ci fermeremo meno, il costo si pareggia con 4 corse al giorno e non credo che le faremo visto che Roma è bellissima da visitare soprattutto a piedi. Utilizzeremo i biglietti che costano 1,50 € l'uno. Tra le varie alternative per raggiungere il centro della città scegliamo la più economica, ovvero un bus TAM che parte dall'aeroporto e arriva alla stazione di Termini oppure alla piazza XII ottobre 1492, entrambe distano 3 km dal nostro alloggio. Il costo è di 8 € andata e ritorno oppure 5 € solo andata.

L'appartamento "Fori Romani" che abbiamo prenotato con un po' di anticipo si trova appunto nei pressi dei fori, in via San Teodoro, quindi centralissimo. Il costo è di 30 € a notte a coppia, biancheria e asciugamani compresi, e lo stesso proprietario possiede diversi alloggi. A noi assegna "Fori Romani Suite" dove due finestre affacciano direttamente sulle rovine romane.

 

FORI ROMANI

La prima cosa che siamo andati a vedere sono stati i Fori Romani, dove abbiamo acquistato anche la nostra Archeologia Card che, tra l’altro, non è pubblicizzata da nessuna parte e la ragazza della biglietteria non sapeva fino a quale età il prezzo era ridotto, forse visto che ne sapevamo più noi di lei, ha accettato comunque di fare il ridotto a tutti.

Non è certo la scelta più intelligente fare la carta ai Fori perché c’è un po’ di coda e la cosa migliore sarebbe farla al palazzo Massimo o al palazzo Altemps dove non c’è nessuno, ma noi per diversi motivi abbiamo dovuto farla qui.

I Fori sono enormi e, anche se forse è scontato dirlo, non mi sarei mai immaginata una così alta concentrazione di reperti archeologici. Anche i meno inclini a vedere “quattro sassi” possono riconoscere i templi, le domus e immaginarsi una Roma antica brulicante di patrizi e plebei.

Anche se è novembre il sole è cocente e siamo in maniche corte. Forse questo è un sito che meriterebbe proprio di essere visitato con una guida (e lo dice quella che scalerebbe le montagne del Nepal senza uno sherpa!), è talmente ampio e talmente fitto di reperti allo stesso momento che si rischia di non cogliere l’importanza del luogo. La camminata è estenuante anche perché è la prima tappa di questa giornata.


Cercando di contenere i costi, ci affidiamo alle offerte trovate su Groupon per i nostri pasti. A pranzo abbiamo quindi prenotato per una pasto che include posecco di benvenuto, antipasto di quattro portate, pasta illimitata a scelta fra quelle del menù, dolce, vino, acqua e caffè a 6 € a testa. Il ristorante si chiama "La Valle del Sacco" e si trova vicino al piazzale Ostiense. Gli antipasti non erano molto di qualità, ma nel complesso abbiamo mangiato bene perchè la pasta cacio e pepe era ottima, il vino anche ed il sorbetto finale ci ha aiutato a digerire.

Quando usciamo dal ristorante è già metà pomeriggio e andiamo a vedere dall’esterno il Colosseo, ci entreremo poi domani mattina, e proseguiamo verso il Pantheon che troviamo chiuso, infatti chiude molto presto. Lo ammiriamo da fuori e ci riposiamo un po’.

Il papà di un nostro amico conosce l’amico di un dipendente del Partito Radicale e con tutto questo giro quando suoniamo al campanello della sede del partito ci accolgono subito portandoci in cima alla torretta del palazzo dove c’è una terrazza che domina tutta Roma. Ecco lo scopo della nostra visita. Arriviamo che il sole sta calando e così possiamo godere del tramonto e di una panoramica della città di notte.

 

PIAZZA NAVONA

Scesi dal tetto, andiamo verso Piazza Navona, che era in origine uno stadio romano che poteva ospitare 30.000 spettatori che pare venisse utilizzato solo per le gare di atletica, quindi sbaglia chi pensa che “navona” era il nome che gli fu dato quando lo stadio veniva allagato per fare le battaglie navali (che invece venivano fatte nel Colosseo). È vero, però, che in estate diveniva una sorta di laghetto per lenire il caldo.

 

FONTANA DEI QUATTRO FIUMI

Al centro della piazza vi è la Fontana dei Quattro Fiumi, opera del Bernini in piena epoca barocca. Lo scopo era quello di far proseguire il corso dell’acqua degli acquedotti romani che terminava alla fontana di Trevi. Molte storie girano intorno a quest’opera. Alcuni vogliono che la lotta del Bernini con il suo acerrimo rivale Borromini si fece aspra proprio per la sistemazione di questa piazza. Al primo venne commissionata la fontana ed al secondo la chiesa di Sant’Agnese a lei prospiciente. Il progetto della chiesa era naturalmente più alto della fontana ed il Bernini ovviò a quello che secondo lui sminuiva la sua opera facendo installare nel centro un obelisco egizio che si eleva dinnanzi allo spettatore equiparando alla vista le due stature.

I colossi allegorici scolpiti sono quattro, come quattro sono i fiumi che rappresentano. Il Danubio indica uno dei due stemmi dei Pamphilj presenti sul monumento come a rappresentare l’autorità religiosa del pontefice sul mondo intero, il Nilo si copre il volto con un panneggio, facendo riferimento all'oscurità delle sue sorgenti, rimaste ignote fino alla fine del XIX secolo, il Rio della Plata, vicino al quale le monete simboleggiano il colore argenteo delle acque, il Gange con un lungo remo che suggerisce la navigabilità del fiume.

Si tramanda infatti che la statua del Rio della Plata tenga alzato il braccio per ripararsi dall’eventuale crollo del campanile o della cupola della prospiciente chiesa di Sant'Agnese in Agone e per sorreggere i suoi resti; ugualmente la statua del Nilo si copre il volto per non doverla vedere (in realtà, la copertura della testa è dovuta al fatto che quando fu realizzata non se ne conoscevano ancora le sorgenti). Si tratta di un evidente anacronismo storico, poiché la fontana fu realizzata tra il 1648 e il 1651, mentre la chiesa di Sant'Agnese in Agone fu iniziata dal Borromini non prima del 1652.

 

FONTANA DI TREVI
Ci spostiamo per raggiungere la più celebre delle fontane romane per le dimensioni e lo sfarzo, ma lo è ancor di più dopo l'immagine che Fellini ha deciso di regalarci con Anita Ekberg che si abbandona nelle sue acque.. È davvero enorme ed occupa praticamente tutta la facciata del palazzo Poli. Anche questa volta il progetto è stato affidato al Bernini, ma per ragioni politiche gli fu tolto e gli fu commissionata invece la fontana in Piazza Navona. I soldi per la realizzazione furono presi in parte grazie ad una tassa sul vino ed in parte dalla reintroduzione del Gioco del Lotto a Roma e dalle conseguenti tasse.

 

 

2° giorno - ci svegliamo di buon’ora e passeggiando ancora intorno ai fori, arriviamo al Colosseo, una delle Sette Meraviglie del Mondo Moderno.

 

COLOSSEO

L’archeologia Card ci permette di non fare nessuna coda e quando aprono i cancelli e saliamo le ripide scale, siamo da soli davanti allo spettacolo dell’arena. L’ingresso era gratuito a tutti gli spettatori che venivano, però, divisi per ceto sociale tra i posti migliori e quelli più lontani. Per l'inaugurazione dell'edificio, l'imperatore Tito diede dei giochi che durarono tre mesi, durante i quali morirono circa 2.000 gladiatori e 9.000 animali.

 I passaggi ora visibili, ma che all’epoca si trovavano sotto il pavimento di legno, servivano per fare entrare le bestie feroci, i gladiatori e per far evitare la folla alle celebrità. Ora solo una piccola parte è stata coperta per permetterci di immaginarla ai tempi dei romani.

Quando perse l’originario splendore, il Colosseo divenne una cava per materiale edilizio e cominciò così lo smembramento. Mentre la ammiriamo in tranquillità, l’arena comincia a riempirsi di visitatori ed ecco che la mancanza di controlli e di guardie fa si che i turisti, in cerca della foto più originale, scavalchino le transenne, salgano sui pilastri e saltino sugli archi. Quindi consiglio di vederlo al mattino presto con calma, quando ancora si coglie l’atmosfera.

 

TERME DI CARACALLA

Quando arriviamo alle Terme di Caracalla non sono ancora le 10 del mattino, l'ingresso è sempre compreso nell'Archeologia Card. Il complesso è bellissimo e davvero grandioso. Oltre alle terme vi erano paleste, biblioteche e piscine. Nonostante risenta del trascorrere del tempo, si percepisce ancora quello che doveva essere in epoca romana ed i pavimenti a mosaico sono ancora eccezionalmente conservati anche ora che sono esposti alle intemperie (non c'è più il tetto infatti). Le terme erano dotate di un complesso reticolo di ambienti sotterranei, dove si trovavano le stanze di servizio che permettevano una gestione pratica del complesso termale del tutto nascosta agli occhi dei frequentatori. La visita mi è piaciuta davvero molto.

 

MUSEO CRIMINOLOGICO

Per una volta ci allontaniamo dai reperti romani e cerchiamo il museo criminologico. Il biglietto d'ingresso costa 2 € ed è quello che vale. Non voglio essere fraintesa, sicuramente è interessante, suddiviso su 3 piani, prima l'epoca medievale, poi quella moderna ed infine la contemporanea, però non mi ha particolarmente entusiasmato. Può essere piacevole se si capita da quelle parti, se invece lo si deve cercare appositamente, meglio essere appassionati del genere.

 

Per pranzo prendiamo della pizza in una panetteria e ci mettiamo in riva al Tevere con la vista su Castel Sant'Angelo.

 

PANTHEON

Ci spostiamo verso il Pantheon. Anche questo era un edificio di epoca romana dedicato a tutti gli dei e celebre per poter essere inscritto in una sfera perfetta (che all'epoca del bello matematizzante era una visrtù dei monumenti), il suo diametro e la sua altezza misurano infatti 43 metri entrambi. Pare che le pietre con il quale venne costruito furono fatte arrivare per lo scopo dall'Egitto. Venne poi convertito in basilica cristiana dedicata a Santa Maria della Rotonda e questo gli ha permesso di sopravvivere quasi integralmente.

L’edificio fu concepito architettonicamente per avere un'unica finestra a forma di oculo sulla cupola di quasi 9 metri di diametro. Il giorno nel quale ci siamo entrati splendeva il sole non abbiamo potuto appurare il famoso fenomeno per il quale quando piove sembra che l'acqua non entri nella cupola anche con questa grande apertura sul tetto. La spiegazione sarebbe che il calore disperdente verso l'alto della cupola, unito alle correnti che si formerebbero sulla sommità, faccia sì che le gocce d'acqua si separino in piccolissime goccioline che ricordino più una nebbiolina che un acquazzone. Che sia vero o meno, nel centro del pavimento, proprio sotto l'apertura ci sono dei canali di scolo.

 

SAN LUIGI DEI FRANCESI

Poco lontano dal Pantheon si trova la Chiesa di San Luigi dei Francesi, molto celebre per la sua Cappella Contarelli dove sono conservate tre tele di grandi dimensioni del Caravaggio. La chiesa, dal punto di vista artistico, è un'esaltazione della Francia attraverso la rappresentazione dei suoi santi e dei suoi più grandi personaggi storici. Devo ammettere di aver prestato poca attenzione alla chiesa, per dirigermi subito verso il ciclo pittorico su San Matteo. Qui noto, per la prima volta a Roma e ne seguiranno molte altre, che la chiesa essendo luogo di culto è aperta al pubblico gratuitamente, le tele sono esposte sempre gratuitamente, ma in una cappella molto buia e per accendere la luce bisogna pagare. Il risultato è che per non pagare, tutti fotografano la cappella con il flash, che sappiamo non fare molto bene ai dipinti. Avrei decisamente preferito che la chiesa intera fosse a pagamento, non capisco proprio questa scelta.

 

CENTRALE DI MONTEMARTINI

Verso l'imbrunire trascino i miei stanchi compagni di viaggio verso la Centrale di Montemartini. Gli universitari in Lettere e Architettura entrano gratis. Lo scenario mi piace moltissimo è una centrale termoelettrica del 1912. Nel 1995 la galleria lapidaria e diversi settori del palazzo dei Conservatori nei Musei Capitolini in Campidoglio dovettero essere chiusi al pubblico, per permettere i lavori di ristrutturazione, le sculture furono esposte in alcuni ambienti dell'ex centrale elettrica Montemartini, inizialmente come sistemazione temporanea. Nel 2005, conclusi i lavori ai Musei Capitolini, molte sculture rimasero nella sede della centrale, che divenne sede museale permanente. L'idea di unire spazi inutilizzati e che di per sè hanno già una grande storia (anche se molto più moderna) alle statue classiche mi piace davvero molto. L'allestimento è caratterizzato dall'intreccio tra immagini di archeologia classica e di archeologia industriale, con i macchinari della centrale che fanno da sfondo alle sculture o viceversa, secondo i punti di osservazione all'interno della sala.

 

BASILICA DI SAN PAOLO FUORI LE MURA
A conclusione di questa giornata estenuante raggiungiamo la Basilica di San Paolo Fuori le Mura, poco distante a piedi dalla centrale. La chiesa è immensa e stanno celebrando la messa, così cerchiamo di non disturbare e andiamo a vedere la navata principale che da subito un senso d'immensità, molto di più di quella che mi darà poi San Pietro, forse per la mancanza di altri turisti. In alto vediamo le effigi di tutti i papi racchiusi in tondi dorati, poichè mancano solo 6 tondi liberi, si narra che quando saranno conclusi gli spazi sarà la fine per il papato.

In un piccolo altare sono contenute le catene con cui pare che San Paolo fosse stato legato e vi sono delle urne vicine per permettere ai fedeli di scrivere le proprie preghiere, che verranno poi raccolte ed ogni giorno, durante la messa del mattino, si pregherà per loro.

Usciamo nel cortile esterno (ce nè anche un altro a pagamento che non abbiamo visitato) e ammiriamo la facciata della chiesa, davvero molto bella e la più grande a Roma, dopo San Pietro.

 

Dopo una pausa a casa per una doccia veloce, questa sera Groupon ci ha portato alla sala New Joker, dove abbiamo cenato con un cocktail per aperitivo, cinque antipasti oltre ad affettati misti, primo (che io ho scelto un risotto al vino rosso e pere, squisito), secondo e contorno (tagliata con sformatino di radicchio) alla carta, vino, acqua e caffè a 8,50 € a testa. Può sembrare una cosa un po' da vecchi, ma siamo in vacanza e vogliamo provare tutto. La cena era ottima, siamo stati trattati benissimo e abbiamo cenato altrettanto bene. Poi ci siamo inseriti tra le nonnette a giocare le nostre schedine, abbiamo fatto un giro a testa, la schedina costa 1 €, ma niente, non abbiamo vinto e siamo tornati a casa a mani vuote, ma con la pancia piena.

 

3° giorno - prendiamo la metro e ci dirigiamo verso il Mausoleo di Costanza, all'interno del complesso di Sant'Agnese Fuori le Mura, e lo troviamo chiuso, ma il prete che aveva appena terminato di celebrare la messa decide di aprirlo per noi.

 

MAUSOLEO DI COSTANZA

La struttura ha una base tonda ed è consacrata, quindi immaginiamo come deve essere una celebrazione con i fedeli tutti intorno all'altare, nessuno davanti e nessuno dietro, dev'essere molto bella. Anche qui l'odiata pratica di accendere i fari che illuminano i mosaici soltanto a pagamento, così paghiamo i nostri 50 centesimi (sono pochi certo, ma è il principio che mi infastidisce, avrei preferito pagare 2 € per l'ingresso) e guardiamo le volte che sono molto interessanti perchè sono l'adattamento di temi pagani ad un edificio cristiano. In particolare si notano dei disegni di fagiani e vegetali provenienti dal pavimento di una sala da pranzo patrizia perchè pare che all'epoca fosse usanza rappresentare gli avanzi di cibo gettati per terra.

 

CATACOMBE DI PRISCILLA

Proseguiamo verso le catacombe, anche nel complesso di Sant'Agnese ve ne erano, ma scegliamo di visitare quelle di Priscilla. Il costo è di 8 € e non ci sono sconti. Il nome deriva dalla nobile che donò il terreno sotto il quale si scavarno le gallerie per circa 13 km. Durante le persecuzioni del III e del IV secolo le catacombe accolsero le spoglie di numerosi martiri (tra i quali un Papa, Marcellino) e, successivamente, di altri sei papi. Profonde 35 metri e articolate su tre livelli, le catacombe ospitano circa 40.000 sepolture.

Degna di particolare nota è la prima rappresentazione della Madonna di cui sia a conoscenza, che si riconosce su una volta di una tomba, probabilmente di un martire. Un altro luogo che mi è piaciuto particolarmente è quello dove le catacombe si uniscono ai sotterranei della villa di Priscilla (dei quali si riconoscono ancora le scale per salire ed una fonte nella quale ci si rinfrescava in estate), divenuti ormai parte del complesso. Dove è stato trovato un altare è possibile celebrare la messa ed è quello che ha fatto il gruppo di spagnoli che era con noi. Non abbiamo potuto fermarci, ma sicuramente deve essere stata molto mistica e toccante.

 

VILLA BORGHESE
Il parco di Villa Borghese è enorme (anche se è solo il terzo di Roma, dopo Villa Ada e Doria Pamphilij) e non mi ha lasciato bei ricordi. Un po' perchè la sua dimensione fa si che le strade all'interno siano asfaltate e ci passino i bus, un po' perchè per averne una chiara visione d'insieme bisogna passarci tutta la giornata. Gli edifici al suo interno sono molti, tra i quali c'è il Casino Nobile che ospita proprio la Galleria Borghese, ma nel quale non ci addentriamo. Vediamo il Giardino del Lago con Tempio di Esculapio, ma il laghetto è stato prosciugato ed il resto è tutto transennato. Doveva essere molto bella l'Uccelliera, ma anche troppo lontana da noi ed un po' a malincuore rinuncio a vederla.

 

PIAZZA DEL POPOLO e PIAZZA DI SPAGNA
Il monumentale ingresso dal quale noi siamo usciti, è poco distante da Piazza del Popolo, che merita certamente una visita in particolare per le sue due chiese gemelle che non sono le uniche chiese che affacciano sulla piazza e che, in realtà, non sono neanche gemelle. Sono Santa Maria in Montesanto e Santa Maria dei Miracoli, non solo hanno importanti differenze planimetriche, ma la cosa che sfugge maggiormente all'occhio nella facciata è che una ha la cupola tonda, mentre l'altra ovale. Molto bella è anche la scalinata che porta alla terrazza del Pincio, ma che non abbiamo la forza di salire.

L'altra piazza che visitiamo è Piazza di Spagna, ma non posso dire di esserne rimasta piacevolmente colpita. La scalinata di Trinità dei Monti era pienissima di persone, quasi non si riusciva a salire, la fontana della Barcaccia era coperta per restauri e nel complesso mi ha dato un'idea un po' di sporco e disordine. Forse era la giornata, domenica, con tanti turisti ed è possibile che la prossima volta che la vedrò dovrò ricredermi.

 

Sempre con il nostro fedele intermediario Groupon, oggi siamo a pranzo da "Ciro e Mario", a pochissimi passi dalla metro Barberini e vicino alla Fontana di Trevi. Il menù comprende aperitivo e maxi antipasto, due pizze a scelta, dolce, acqua, birra e caffè. Il tutto alla modica cifra di 9,50 € (sarà in assoluto la cena più cara di tutta la nostra vacanza!). L'antipasto era ottimo, le pizze anche (benchè le recensioni sul posto dicessero il contrario), ovviamente sono riuscita a mangiarne soltanto una, ma è stata una delle pizze migliori che abbia mai mangiato.

 

PALAZZO MASSIMO e PALAZZO ALTEMPS

Il Palazzo Massimo ed il Palazzo Altemps sono due delle sedi del Museo Romano che visitiamo, sempre comprese nell'Archeologia Card. Nel primo si vedono molti affreschi e mosaici, mentre nel secondo perlopiù statue classiche. Sono molto ampi e meriterebbero di certo più tempo di quanto abbiamo potuto dedicare loro.

 

CRYPTA BALBI

Arriviamo alla Crypta Balbi che sono le 19 e ci viene detto dalla cassiera che anche se la chiusura è alle 19.45 sono già state chiuse le casse e quindi non è possibile farci entrare, dice anche che c'è scritto, ma non lo abbiamo trovato nè su internet nè all'ingresso. Insistiamo un po' perchè abbiamo già i biglietti (Archeologia Card) e lei dice che il lettore ottico è stato ormai spento, continuiamo dicendo che per la carta che abbiamo non c'è bisogno di lettore ottico, ma solo di cancellare in penna i musei già visitati, così riusciamo a convincerla, ma ci dice che avremmo potuto visitare il museo solo in parte perchè alcune l'illuminazione in alcune sale (ed in particolare gli scavi archeologici che mi interessavano) è già stata spenta e che non l'avrebbero riaccesa. Il museo è davvero molto interessante e anche architettonicamente ben progettato, soprattutto per le sale all'ultimo piano, è un peccato che persone che dovrebbe favorire la fruizione di questo luogo facciano di tutto per evitarla invece.

 

Un altro ragalo di Groupon è la degustazione delle birre presso Bembo al Pigneto. Questa volta l'offerta comprende cinque birre piccole di diverse tipologie (tra le quali una blanche e una trappista) ed un tagliere di salumi e formaggi ocali serviti con miele e marmellate, questa volta il costo è di 7,50 € a testa. Il tagliere era ottimo e di qualità, lo stesso si può dire anche delle birre, anche se erano molto particolari (una con un forte retrogusto di limone, un'altra con gusci di ostriche all'interno), piacevoli da degustare, ma poichè si tratta di birre alla spina, forse è stato un po' azzardata come scelta. Il quartiere non è dei migliori, anzi lo eviterei se non fosse per questo locale che, però, vale la pena di essere provato.

 

4° giorno - avevamo deciso di non andare a visitare i Musei Vaticani, non perchè non fossero importanti, anzi, ma perchè il tempo dedicato a tutta la città non è molto e sapevamo delle lunghe code per acquistare il biglietto di ingresso. Oggi è lunedì, però, e la nostra guida ci metteva in guardia perchè è il giorno di chiusura di tutte le attrazioni, tranne che per questi musei che chiudono, invece, la domenica.

 

MUSEI VATICANI

Così già da casa avevamo deciso di non perdere questa opportunità e di sfruttare un lunedì "morto" al loro interno. Il biglietto costa 16 €, ma per gli studenti universitari solo 8 €. Se si prenota da casa online vanno, però, calcolati 4 € in più a testa di prevendita. All'estero se si comprano i biglietti in prevendita c'è sempre uno sconto perchè si paga anche se non si usufriuisce del servizio e il numero delle prenotazioni aiuta a gestire il flusso dei turisti. In Italia invece no, si pagano ben 4 € in più. Sorvoliamo i commenti.

Prenotiamo la prima visita alle 9 del mattino, sperando di incontrare meno gente possibile e di poter godere della Cappella Sistina. Arriviamo un quarto d'ora prima dell'ingresso e ci sono già tre ore di coda per chi deve fare il biglietto, noi passiamo subito ed entriamo addirittura prima dell'apertura. Ci dirigiamo correndo verso la Cappella Sistina in modo da poterla vedere sgombra di persone e così infatti è. Ci sediamo addirittura e stiamo al suo interno una mezzoretta. Gli affreschi sembrano eseguiti ieri. Cerchiamo il camino delle famose fumate bianche, ma scopriremo dopo che si tratta di una stufa che viene collegata alla stanza solo per l'evenienza, di solito non c'è. Quando inizia a riempirsi di gente usciamo e facciamo tutto il giro dei musei.

Le sale sono molto grandi e molto belle, in compenso le opere esposte, per quanto riguarda l'arte classica, non hanno nulla da invidiare alle sedi del Museo Romano e si vedono meno bene per l'enorme afflusso di visitatori. Piacevole il Cortile della Pigna e la Pinacoteca Vaticana, per quanto contenente opere straordinarie, mi è sembrata un po' piccola, come se si volesse esporre solo una piccola parte del patrimonio ecclesiastico giusto per dare un contentino ai turisti. Il tutto confezionato in un museo senza indicazioni e mal articolato. Mi spiego meglio, non dico che le opere contenute siano mediocri o mal posizionate, ma visto che siamo di fronte ad un dei più importanti musei italiani, mi aspettavo un'organizzazione migliore.

La cosa che in assoluto ho apprezzato di pià è stato l'affresco della Scuola di Atene posto nelle stanze di Raffaello, in assoluto una delle mie opere preferite. Anche questa come la Sistina sembra appena finita, i colori sono brillanti. Al centro beni distinguibili Platone ed Aristotele. Con il tempo l'affresco è stato letto come un quadro completo della storia del pensiero antico dalle sue origini, ricco di rimandi colti, riferimenti, caratterizzazioni dei principali protagonisti, simboli e riferimenti cifrati. Sui personaggi molte teorie sono state avanzata, ma quella più famosa vuole che Raffaello spunti dalla destra della sua opera per contemplarla dall'esterno.

Per uscire dobbiamo tornare nella Cappella Sistina (come volevasi dimostrare) e arrivati oltre la grata prendiamo l'uscita di destra, non quella di sinistra. Sarebbe esclusiva per i gruppi, ma nessuno controlla e ci permette di arrivare direttamente alla Basilica di San Pietro, senza dover rifare la coda.

 

BASILICA DI SAN PIETRO

Nella Basilica troviamo un numero spropositato di persone, certo era immaginabile, e non solo non riesco a cogliere l'immensità del luogo (ripensando al San Paolo Fuori le Mura, mi sembra più grande) ma soprattutto non percepisco assolutamente la solennità del luogo. Sarà perchè Papa Francesco era presso un altare a pregare, ma la gente intorno a me non faceva altro che chiamare il suo nome urlando. Insomma siamo in una chiesa! Ed è anche la più importante per il mondo cristiano. Non posso pretendere che ci entrino soltanto i fedeli perchè è normale che un'opera del genere voglia essere visitata, ma vedevo soltanto persone che inforcando le loro macchine fotografiche si dimenticavano completamente del simbolo e dell'importanza che ricopre San Pietro.

Di contro, posso dire che ho assistito ad una bella scena dove una vecchietta con il suo rosario in mano chiedeva alla guardia di andare dal Papa per fargli firmare il suo libretto di preghiere e la guardia si è allontanata per un attimo tornando con il tesoro tra le mani.

Ogni tomba dei papi è un monumento a sè, enorme e ridotto soltanto dalle proporzioni della chiesa stessa. Appena dentro sulla destra si nota la Pietà di un poco più che ventenne Michelangelo. Sicuramente è bellissima, ma ancora una volta sono costretta ad ammettere di aver apprezzato di più la copia che vi è nei musei vaticani perchè è posta più in basso e soprattutto perchè nessuno la guarda "tanto poi c'è l'originale in San Pietro" e quando poi si arriva davanti a quella vera c'è una ressa che non permette neanche di capire di che statua si tratta. Consiglio quindi di ammirare entrambe.

Anche da fuori San Pietro non mi da l'impressione di tutta questa immensità, sicuramente è colpa dei turisti che si accalcano.

 

CASTEL SANT'ANGELO

Pranziamo in un locale un po' distante da San Pietro per non essere derubati, ma la pizza non è degna di essere chiamata con questo nome. Proseguiamo verso Castel Sant'Angelo e percorriamo il ponte con gli angeli, appunto. Il castello è detto anche Mausoleo di Adriano ed è collegato al Vaticano tramite il passetto, reso famoso dal libro di Dan Brown e che ora è visitabile su appuntamento. Doveva servire ai papi a rifugiarsi nella fortezza in caso di necessità. Il castello è stato radicalmente modificato più volte in epoca medioevale e rinascimentale.

 

ESTASI DI SANTA TERESA

La chiesa dove è contenuta la statua conosciuta come l'Estasi di Santa Teresa non è molto conosciuta e abbiamo avuto difficoltà a trovarla. La statua ha l'illuminazione, ancora una volta, a pagamento ed è opera del Bernini. La chiesa nella quale si trova è dedicata a Santa Maria della Vittoria.

 

5° giorno - per tornare in aeroporto optiamo per un bel taxi, stanchi e con tutte quelle valige ci viene a prendere sotto casa e ci lascia a Fiumicino. Il costo è di 45 € da dividere in 4. L'aereo di ritorno parte alle 8.55 e alle 10.10 siamo già a Malpensa. La breve vacanza di quattro notti ci è costata, in totale e con un po' di accortezza, intorno ai 200 € (compreso alloggio, volo, pasti e ingressi ai musei).

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